20 medici, 8 operatori sanitari, 9 tecnici, oltre 15 soci e 120 sostenitori. Sono questi i numeri che tracciano il volto della onlus “Occhi della Speranza”, l’associazione castiglionese fondata da Carlo Landucci che “si da fare per portare la goccia nel mare” perché – come dice il suo fondatore – “Amare l’Africa Significa Amare La Vita”.
Dal 2009 ad oggi sono stati effettuati oltre 500 interventi chirurgici, oltre 300 quelli oculistici, oltre 6 mila quelli odontoiatrici e oltre 1500 le visite e gli occhiali donati. In questi giorni si è concluso il ventesimo anno di lavoro in Zambia e in questi 4 lustri sono stati effettuati una quarantina di viaggi missionari. Ad oggi la onlus si sta occupando con ottimi risultati di vari progetti come una scuola per sordi, un orfanotrofio, una fattoria (che ha lo scopo di sostenere la scuola primaria e secondaria, con la vendita dei suoi prodotti) e un lebbrosario, che si trova nella missione di S. Francis a Solwezi.
Dal 2002 ad oggi, infatti, il numero delle famiglie di lebbrosi si è ridotto da venticinque a dieci e in questi anni l’associazione ha sostenuto le famiglie con forniture alimentari settimanali. “Finalmente, nella missione di S. Joseph a Kalulushi” – racconta Carlo Landucci appena rientrato dopo la missione insieme a 6 volontari – “è presente un ospedale governativo con medico h24 che si occupa prevalentemente di ginecologia e ostetricia e che ha anche le competenze in altre specializzazioni, compreso il Pronto Soccorso. Nell’ riorganizzazione dei vari reparti, il primo step sarà quello di ristrutturare la sala parto.
Durante il viaggio, abbiamo visto che seguito della frequente rottura delle pompe dei pozzi, il villaggio può usufruire di una quantità limitata di acqua ed è per questo che il nostro progetto sarà quello di riattivare la fornitura idrica. Un ringraziamento particolare a chi ci sostiene ma soprattutto alle Suore Battistine presenti in Zambia da oltre 70 anni senza le quali non potremo portare a temine i nostri progetti”. L’associazione “Gli occhi della speranza” è presente anche in Sierra Leone dove svolge prevalentemente attività tecnica e medica.