Prende il via un nuovo progetto culturale e turistico, si tratta di «Cortona città di Francesco», l’iniziativa voluta dal sindaco Luciano Meoni per valorizzare questa dimensione storica e spirituale. Dall’Amministrazione comunale è partito l’invito agli operatori culturali per unire le forze e condividere il progetto al fine di poter realizzare un programma di iniziative rivolte al territorio e alle scuole, ma anche un’esperienza di turismo religioso.
Cortona è la città di Frate Elia Coppi, che raccoglie il testamento della “III regola francescana” direttamente dalle mani di San Francesco (1227), potendo annunciare cosi, il miracolo delle stimmate e conseguentemente alla morte del Santo, dedicarsi allo sviluppo dell’ordine. A Cortona e negli immediati dintorni dove il Santo ha predicato più volte, Elia ha voluto lasciare a segno, ovvero la costruzione di luoghi dedicati alla preghiera con la formazione di comunità conventuali che potessero raccogliervisi attorno.
Immagine chiave, insieme a quella dei luoghi francescani, è la mappa della città di Cortona realizzata fra il 1570 e il 1680, custodita all’Archivio di Stato di Firenze. Qui Cortona è raffigurata con le sue mura, e con numerosi edifici religiosi. Per la precisione, le indicazioni in corsivo sotto ad ogni edificio, riferiscono le diciture di «convento dei frati» o «convento delle monache». Da questa immagine stilizzata è stata elaborata la bozza di logo di riferimento delle iniziative intorno a «Cortona città di Francesco».
«È un’iniziativa culturale che nasce oggi, alla vigilia delle celebrazioni dedicate a Luca Signorelli e che prenderà il via il prossimo autunno con un calendario di appuntamenti che condivideremo insieme agli operatori culturali e con le scuole – dichiara il sindaco Meoni – Inoltre, vogliamo mettere in campo un’offerta turistica integrata che possa valorizzare i luoghi del Santo e riaffermare Cortona al centro degli itinerari nazionali dedicati al Patrono d’Italia».
«L’idea prospettata dal sindaco Luciano Meoni, di voler conferire alla città di Cortona una dimensione francescana, è sicuramente da apprezzare e da sostenere per una serie di valide ragioni – dichiara il presidente del Comitato tecnico del Maec, Nicola Caldarone – Innanzitutto perché San Francesco è stato, in vita, presente a Cortona e lo è tuttora con il convento de Le Celle, la figura del suo successore, il cortonese Frate Elia Coppi, il Laudario; e poi perché la figura del Santo rientra nelle origini sacre di questa città, fondata dagli Etruschi, il popolo, per dirla con Tito Livio, più religioso dell’antichità. Ma soprattutto, in un’epoca che ha cancellato la sacralità dalla terra e che ci ripete a sfinimento il valore del denaro, la figura del Santo potrebbe essere un chiaro punto di riferimento per tutti coloro che vogliono ritrovare e acquisire la vera dimensione dell’uomo, fatta di rispetto, di amore e di giustizia».