Marciano della Chiana torna al suo festival più atteso, il festival Suoni dalla Torre, attraverso i suoni che il tempo, la scrittura e la passione di tanti musicologi e musicisti hanno tramandato fino ai nostri giorni: la musica antica. E lo fa nei consueti tre giorni di masterclass, concerti ed eventi del festival legato al Festival delle Musiche, nel fine settimana dal 21 al 23 luglio. Un festival importante, unico nel suo genere, con eventi tutti ad ingresso gratuito, giunto quest’anno all’XI edizione sotto la direzione artistica del M° Massimiliano Dragoni con la rinnovata collaborazione tra Comune di Marciano della Chiana, Officine della Cultura, Accademia Resonars e Associazione Ritmi di Assisi.
Appuntamento quotidiano dei primi due giorni del festival, due giorni di studio dedicati all’approfondimento della vocalità solistica e corale, sarà la masterclass per coristi/cantanti a cura del M° Elisa Pasquini, direttrice artistica dell’Associazione Effetti Sonori di Foiano della Chiana, venerdì 21 luglio con orario 16:30 > 18:30 e sabato 22 luglio con orario 10:00 > 13:00.
Gli appuntamenti in musica dell’XI edizione di Suoni dalla Torre, tutti presso la Torre di Marciano della Chiana, si apriranno sabato 22 luglio alle ore 18:30, sotto l’egida di “Uni cecho sonatori liutine, videlicet Angelo De Marciano”, con il concerto di musica dal Rinascimento dell’Ensemble Emyolia – Giulia Testi (liuto Rinascimentale, voce), Arduino Melelli Roia (liuto Rinascimentale, viola da mano, voce), Alessandro Zucchetti (liuto Medievale, voce), Matteo Magna (salterio a battenti, percussioni, voce) – dal titolo “Awake, sweet Love. John Dowland e l’Inghilterra del Primo Seicento”. L’Emyolia Ensemble nasce nel 2019 con l’intento di promuovere un’interpretazione della musica rinascimentale basata su sonorità più intime e delicate, ricercate ed apprezzate negli ambienti di corte dell’epoca. La scelta di eseguire brani polifonici e contrappuntistici tramite tre liuti e un salterio ha il duplice scopo di rendere il tessuto musicale più omogeneo e valorizzare (tramite l’unico strumento a percussione) il cantus, voce che conteneva il messaggio che l’autore voleva trasmettere al suo pubblico.
A seguire, alle ore19:30, il pubblico del festival sarà invitato a prendere parte ad un aperitivo con degustazione di vino e assaggi di prodotti locali in attesa del concerto delle ore 21:15 dedicato alla musica dell’Umanesimo e primo Rinascimento con il gruppo Anonima Frottolisti – Alessio Nalli (bombarda e cornamusa), Luigi Germini (trombone rinascimentale), Luca Piccioni (liuto, voce), Simone Marcelli (organo portativo, claviciterium, voce), Emiliano Finucci (viola ad arco, voce), Massimiliano Dragoni (dulcimelo, percussioni) – dal titolo: “Più vizi che virtù. Le proto-maschere della “Commedia” all’italiana”. Anonima Frottolisti nasce nel 2008 ad Assisi dal risultato dell’incontro di musicisti provenienti da esperienze musicali e di studio internazionali, collaboratori di alcuni tra i più noti ensemble di musica antica europei. Alla base del progetto musicale di Anonima Frottolisti c’è la riscoperta del repertorio composto tra XV e XVI secolo, l’Umanesimo musicale. Accanto allo studio filologico di questa fase storica, Anonima affronta il repertorio medievale e rinascimentale. La prassi e la ricerca di Anonima Frottolisti è caratterizzata dall’utilizzo di partiture originali, dallo studio paleografico e storico-musicologico, nella consapevolezza del valore della scrittura e della teoria dell’epoca, cercando di esaltare al massimo l’arte compositiva pervenuta sino ai nostri giorni. L’ensemble si occupa, visti i presupposti, della ricerca e della codificazione del materiale originale ed inedito.
Ricco il calendario di domenica 23 luglio con inizio alle ore 11:30 presso la Chiesa dei SS Stefano e Andrea con la “Musica per la Messa”, Musica Sacra del repertorio rinascimentale europeo durante la funzione domenicale eseguita al Coro Effetti Sonori diretto dal M° Elisa Pasquini.
Alle ore 17:00 l’appuntamento presso la Torre è con il laboratorio/conferenza aperto a tutti i livelli e dedicato alla musica dall’Umanesimo a cura dell’Accademia d’Arti Antiche Resonars di Assisi, accademia che si occupa principalmente dello studio e dell’approfondimento delle discipline artistiche di matrice medievale e rinascimentale, in particolare della musica, del teatro e della ricerca storica. Il laboratorio compirà un viaggio all’interno dell’opera “I fiamminghi in Italia: Josquin Des Prez. 1497 Josquin Des Prez: Nymphes des bois / La Déploration de Johannes Ockeghem”.
La chiusura del festival è prevista domenica 23 luglio, alle ore 21:15, con il concerto dedicato alla musica dal medioevo dell’Ensemble Trobadores – Nicholas Iles (voce), Luigi Vestuto (voce, liuto medievale e arpa gotica), Francesca Austeri (voce, salterio e percussioni antiche), Matilde Becherini (viella e ribeca), Asia Martoccia (traversiere medievale e flauti diritti), Luca Ottavi (flauto-tamburo, flauti diritti, cennamella e voce narrante) -, ensemble vincitore del concorso nazionale “Urbino musica antica 2020” dal titolo: “L’amor cortese dai poeti provenzali ai compositori dell’Ars Nova”. Il concetto di amor cortese appare per la prima volta nel corso del XII secolo nella poesia dei lirici provenzali, tuttavia avrà fortuna anche nella letteratura francese del XIV secolo e sopravviverà nel tempo tramite la nuova musica colta dell’Ars Nova.
L’amor cortese è un sentimento ambivalente basato sulla compresenza tra desiderio erotico e tensione spirituale. Tale ambivalenza è detta “mezura” cioè la giusta misura o distanza tra la sofferenza e il piacere. Gli elementi caratteristici di questo amore quasi “adultero” sono il culto della donna, la sottomissione dell’amante alla volontà della donna, l’amore inappagato, ma anche la gioia e in parte il conflitto tra amore e religione. L’uomo cortese deve essere dotato di molte qualità per essere definito tale: distinzione, gioventù, buone maniere, abilità nell’arte cavalleresca, ma è soprattutto il modo di amare che lo caratterizza. Per amore di una donna, quasi sempre già impegnata, di cui ci si dichiarava paladini e vassalli, si facevano grandi imprese e solo rendendosi schiavo d’amore per la sua bella, ci si innalzava a un rango di nobiltà del cuore. Le donne invece figurano sempre come il motore che guida l’animo dell’uomo e poco importa se sia inferno o paradiso il luogo in cui conducono. Questo concerto, che sarà intrecciato a brevi intermezzi narrati, vuole mettere in risalto e ridar luce a coloro che sono stati i maggiori poeti e musicisti che hanno raccontato questo modo di amare.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Info Festival: Officine della Cultura, tel. 0575 27961 – 338 8431111 – biglietteria@officinedellacultura.org. Ulteriori informazioni: www.festivaldellemusiche.it.
Il Festival delle Musiche è un progetto di Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Associazione Resonars, Associazione Ritmi, Associazione Jazz on the Corner, AS Monteservizi con il sostegno della Regione Toscana e dei Comuni di Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino.