Meglio raggiungere Medioetruria in auto o in treno? Toscana e Umbria corrono ancora su binari diversi

Sono giorni importanti per Medioetruria. Giovedì, a Roma, si è svolta un’altra riunione del Tavolo Tecnico, dove siedono Ministero delle Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana e le Regioni di Toscana e Umbria. Scopo degli incontri è decidere finalmente la location dove la Stazione AV dovrebbe sorgere. Ma Umbria e Toscana continuano a non andare d’accordo.

Giovedì le due Regioni hanno premuto l’acceleratore sul parametro dell’accessibilità alla Stazione AV, ovvero uno di quei 18 criteri indicati dal Tavolo Tecnico su cui riflettere per giungere alla decisione finale. Ciascuna però ne ha dato un’interpretazione diversa, tentando in sostanza di portare acqua al proprio mulino.

La Regione Toscana spinge affinché sia la possibilità di un’accessibilità via ferro ad avere un maggior peso nella decisione, cioè quella che si avrebbe se Medioetruria venisse costruita nella zona di Rigutino. L’Umbria invece pone l’accento sui vantaggi di un’accessibilità tramite auto, poiché nel documento preliminare al nuovo Piano dei trasporti viene indicata Creti-Farneta come opzione ottimale per la Stazione AV. Zona che, com’è noto, permetterebbe un’accessibilità solo via gomma.

Nel frattempo sindaci e territori si sono mossi per difendere i rispettivi interessi, schierandosi da una parte o dall’altra. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la Provincia di Arezzo e quasi tutti i sindaci dell’Aretino (però non Luciano Meoni di Cortona) parteggiano ovviamente per Rigutino, e c’è da dire anche i sindaci dell’Alto Tevere Toscano si sono espressi favorevolmente per tale opzione.

La sindaca di Siena invece, Nicoletta Fabio, guarda dritta alla soluzione Creti-Farneta mentre a Tavernelle, nel Trasimeno, ci si muove per una terza opzione: quella di Chiusi. In modo analogo a quanto fatto dal Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo (SAVA), è stata avviata una raccolta firme. Ha raggiunto circa 300 sottoscrizioni.

A ottobre è prevista un’altra riunione del Tavolo Tecnico. Una volta che sarà assegnato un punteggio a ciascuno dei 18 parametri in gioco, la palla passerà definitivamente alla politica che dovrà una volta per tutte scegliere dove far sorgere Medioetruria.

Matteo Galli, Presidente del Comitato SAVA, ha così commentato la situazione: “Come Comitato ci aspettiamo che la politica non ceda a pressioni che sono semplicemente ingiuste e ingiustificate da parte di una Regione, l’Umbria, che nel 2023 vorrebbe una stazione raggiungibile solo via gomma“.

Una stazione ferroviaria simile, in un’epoca dove si sta andando verso una sempre maggior riduzione del traffico veicolare, degli incidenti, delle emissioni ecc., sarebbe priva di senso. C’è poi anche la questione dello spreco di terreno. L’area di Creti, dove tale stazione potrebbe venir costruita, è prevalentemente a vocazione agricola. Si andrebbero a sprecare decine di ettari di terreno per parcheggi. Non va sottovalutato“.

Sono zone che non sono adatte per ospitare queste infrastrutture. La politica dovrebbe fare una scelta a lungo termine. L’infrastruttura del resto rimane e deve fare servizio, i vari governi e le amministrazioni invece passano. Quindi la Stazione AV va fatta dove serve il territorio, altrimenti diventerà una cattedrale nel deserto. Senza una visione a lungo termine e un po’ di onestà intellettuale non si va da nessuna parte“.