Per la prima volta dalla sua istituzione, per l’edizione 2023, il Premio San Michele d’Oro viene assegnato a un’istituzione. Si tratta del Comune di Lampedusa e Linosa, rappresentato nel corso della cerimonia di premiazione di oggi, sabato 28 ottobre, nell’Auditorium di Sant’Angelo al Cassero, dal sindaco Filippo Mannino.
“Ringrazio il Comune di Castiglion Fiorentino per aver attribuito questo riconoscimento alla mia comunità – esordisce il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino – Per noi, questo premio ha una grande importanza perché, nonostante i numerosi e ripetuti gesti di accoglienza, talvolta certi aspetti passano in secondo piano. Mentre ad oggi, con quello che succede in Italia, in Europa e in tutto il mondo, non è affatto scontato aprire le porte delle proprie case, offrire un pasto caldo e mettersi a disposizione di persone che non conosciamo, che provengono dall’altra sponda del mare. Quando questo ci viene riconosciuto, acquista un valore tangibile. Tutto quello che facciamo, lo facciamo con passione, perché ci troviamo al centro del Mediterraneo e, aldilà di qualsiasi visione politica, finché ci sarà gente che, a bordo di un gommone, chiederà aiuto per la propria vita, noi non ci gireremo mai dall’altra parte”.
Al sindaco Mannino non è stato soltanto affidato il compito di ritirare il riconoscimento dedicato al Santo Patrono castiglionese, ma di dar voce alla complessa e delicata situazione che l’isola di Lampedusa si sta trovando ad affrontare, ricordando quanto l’impegno profuso dalla gente che la abita sia, oggi più che mai, l’incarnazione di valori quali l’umanità, la solidarietà e la cooperazione.
“In questo momento, dopo quanto successo a metà settembre, quando abbiamo accolto quasi 8mila persone nell’arco di 36 ore, stiamo vivendo una sorta di ‘calma apparente’ con numeri che permettono alla macchina dei soccorsi e dell’accoglienza di non andare in tilt – prosegue il sindaco Mannino – Siamo un’isola di circa 20 kmq con un piccolo pronto soccorso e una logistica che non può far fronte all’arrivo massiccio di 10mila persone che, nella maggior parte dei casi, versano in condizioni disperate e con i segni della violenza addosso. Non sappiamo cosa succederà più avanti, ma di certo la storia ci sta insegnando che è giunto il momento di prendere coscienza di ciò che sta accadendo, non soltanto nel continente africano, e di fare qualcosa.”
“Quella di oggi non è soltanto la consegna di un premio, ma un significativo scambio di esperienze sulla situazione di un paradiso terrestre tutto italiano al quale non si può rimanere indifferenti, sia per quanto riguarda i problemi e le emergenze che sta fronteggiando, sia per le caratteristiche di questa terra davvero speciale” conclude il sindaco Mario Agnelli.