In cento a festeggiare l’estate con Cia Arezzo

Un incontro all’insegna della convivialità, ma anche dell’impegno e della riflessione. A Civitella in Valdichiana, oltre cento persone – tra soci, dipendenti e rappresentanti istituzionali – hanno partecipato alla festa d’estate, organizzata da Cia Arezzo presso l’azienda agricola Piè di Colle.

Un’occasione per brindare all’estate, alla stagione dei raccolti, alle vacanze in agriturismo, ma anche per affrontare con realismo i temi che oggi preoccupano il mondo agricolo.

Durante l’iniziativa si è parlato della grande protesta di Bruxelles contro una PAC che penalizza l’agricoltura europea, delle difficoltà quotidiane che colpiscono il settore, dei dazi che ostacolano l’export, ma anche delle speranze riposte nel turismo rurale, nell’agriturismo e nella vendita diretta dei prodotti.

Si è discusso di finanziamenti, normative, sviluppo e valorizzazione delle imprese agricole.

Ma soprattutto si è riscoperto il piacere di stare insieme, di condividere esperienze e progetti, seduti attorno a una tavola imbandita con i sapori autentici della tradizione contadina.

A fare da cornice alla serata, l’azienda Piè di Colle, immersa nei vigneti della Valdichiana e guidata  dai fratelli Marta e Filippo Giani, che hanno raccolto la passione del padre e il sogno del nonno per l’agricoltura, trasformandola in impresa.

Con quasi 10 ettari di vigneti, prevalentemente coltivati a sangiovese, ogni anno produce circa 30.000 bottiglie di vino – oltre al vino sfuso in bag in box – destinate soprattutto alla clientela locale e alla ristorazione, ma presenti anche su alcuni mercati europei.

“Questa azienda – racconta Marta – nasce dalla passione di mio padre e mia per la terra, e dalla volontà di continuare una tradizione familiare iniziata da mio nonno in un altro territorio”.

All’evento erano presenti anche il sindaco Andrea Tavarnesi, la presidente di Cia Arezzo Serena Stefani, il direttore Massimiliano Dindalini e il presidente di Cia Toscana Valentino Berni, che ha lanciato un accorato appello:

“Siamo di fronte a un vergognoso e indicibile attacco all’agricoltura. Una PAC annacquata, un Fondo unico che confonde le priorità, e un taglio del 30% alle risorse rischiano di fare a pezzi l’Europa.

Abbiamo rinunciato a difendere quella che è l’unica vera leva di sviluppo e competitività: la sicurezza alimentare”.