Castiglion Fiorentino festeggia il Patrono d’Italia, San Francesco, (Assisi ca. 1182 – ivi 1226), fondatore dei frati minori, uno dei santi più venerati della cristianità, che voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il Vangelo amando il prossimo.
Il 4 ottobre alle ore 10.00 nella Chiesa di San Francesco, si terrà la Santa Messa in onore, appunto, di San Francesco d’Assisi.
La popolazione è invitata a partecipare.
In festa anche la parrocchia di Castroncello. In vista delle celebrazioni per San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, l’unità pastorale di Rivaio, Brolio, Castroncello e Manciano organizza per questa settimana a Castroncello una serie di appuntamenti.
A partire da domani, giovedì 2 ottobre, con gli incontri religiosi che proseguiranno anche venerdì 3. Sabato 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco, patrono della chiesa di Castroncello, appunto, alle ore 18.30 è prevista la Santa Messa del Santo Patrono e alle ore 20.00 cena comunitaria presso il circolo di Castroncello
Cenni storici
A Castroncello la prima cappella venne costruita nel 1514, dipendente dalla Collegiata di Castiglion Fiorentino.
Nel 1648, a seguito dell’impennata demografica della zona, le autorità civili e religiose decisero di costituire Parrocchia a sé stante rispetto alla Collegiata con ampliamento della cappella cinquecentesca da parte della nobile famiglia castiglionese dei Dragomanni con diritto di patronato.
Nel 1680 la cosiddetta Religione di Santo Stefano divenne proprietaria ed ebbe anche il patronato sulla parrocchia di Castroncello: patronato che spettava al Granduca in persona, giacché Gran Maestro dei Cavalieri di Santo Stefano.
Nel 1758 la chiesa fu restaurata proprio a cura della Religione di Santo Stefano, che concorse ai lavori per un terzo.
Il Capitolo di Castiglion Fiorentino ed i canonici partecipavano al diritto di patronato e concorrevano a nominare il curato di Castroncello.
Nel 1781, a circa quattrocento metri, si edificò una nuova chiesa, più ampia, dove la Religione di Santo Stefano appose il proprio stemma.
Nello stesso anno si decise di ricostruire ancora una volta la chiesa in forma più ampia. Questa volta furono gli stessi parrocchiani di Castroncello a pagare di tasca propria:
il 22 maggio 1881 il Vescovo di Arezzo, Monsignor Giuseppe Giusti, consacrò la nuova chiesa dedicata a San Marco e a San Francesco.