Il Comune di Cortona ha adottato la variante n.1 al Piano strutturale intercomunale. Il documento prevede più tutele per paesaggio, aree archeologiche e patrimonio storico.
Il provvedimento è stato presentato dal sindaco e adottato all’unanimità dal Consiglio comunale del 30 settembre scorso. La variante si concentra principalmente su tre ambiti.
Per la prima volta viene introdotta la «Carta del potenziale archeologico», che permetterà di approfondire e monitorare i rischi e le opportunità legati al patrimonio storico del territorio.
La variante rafforza le disposizioni legate al progetto «Le Leopoldine in Val di Chiana», tutelando i manufatti storici, il sistema idraulico e agricolo della Bonifica Leopoldina e limitando la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra nelle aree più sensibili dal punto di vista visivo e culturale.
Particolare attenzione viene rivolta anche ai contesti fluviali e alle aree agricole di pregio, che costituiscono un patrimonio identitario e ambientale unico.
Fra le novità ce n’è una che riguarda la frazione di Fratticciola, riconosciuta ufficialmente come nucleo rurale.
Questa scelta consente una gestione più coerente del patrimonio edilizio e paesaggistico locale, senza introdurre nuove possibilità edificatorie, ma garantendo una pianificazione più puntuale e rispettosa delle specificità storiche.
La variante n.1 ha inoltre migliorato la leggibilità delle tavole del Psi, facilitando l’individuazione delle diverse tutele, e ha introdotto nuove salvaguardie per la mobilità lenta e i percorsi paesaggistici, valorizzando così anche la fruizione turistica e sostenibile del territorio.
«Con questa variante rafforziamo il nostro impegno per la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale, rendendo Cortona sempre più protagonista di un modello di sviluppo equilibrato, capace di unire tradizione, sostenibilità e attrattività turistica – dichiara il sindaco Luciano Meoni.
È un passo importante per difendere il nostro territorio da insediamenti invasivi, basti pensare alle numerose richieste di attivazione di impianti agrivoltaici che potrebbero comprometterlo. Vogliamo garantire alle generazioni future un paesaggio curato e valorizzato».