Buone notizie per gli imprenditori che operano nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti dei settori lattiero-caseario e floricolo.
Gli aiuti previsti dai Bandi regionali attuativi delle sottomisure 21.2 e 21.3 del PSR, destinate alle due categorie di PMI per venire incontro alle difficoltà dettate dall’emergenza Covid, potranno essere cumulati ad altre agevolazioni o finanziamenti pubblici unionali, nazionali o regionali.
La giunta toscana, su proposta della vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha modificato il criterio di cumulabilità inserito nella delibera per l’attuazione delle due sottomisure, così da permettere ai soggetti che fanno richiesta di cumulare anche più agevolazioni a condizione che:
– il cumulo non superi i 50mila euro stabiliti dal reg. (UE) 1305/2013
– l’aiuto comunque non superi la perdita di fatturato subìta dall’azienda nel periodo indicato dal bando (mesi lockdown).
È stato anche prorogato il termine per presentare le domande di aiuto, che slitta dalle ore 13 del 11 novembre alle ore 13 del 18 novembre.
“La volontà di sostenere i nostri comparti in questo momento di estrema difficoltà passa anche dalla semplificazione della burocrazia e dalla disponibilità a produrre velocemente le modifiche utili perché chi è nelle condizioni di dover chiedere un aiuto lo possa fare – ha spiegato la vicepresidente Stefania Saccardi – Per questo ci siamo adoprati a modificare i nostri atti, così da poter erogare i contributi dovuti e dare in questo modo un po’ di ossigeno ai nostri imprenditori”.