Alla fine l’area dello zuccherificio è passata di proprietà, si chiude un capitolo e se ne apre un altro, tutto da scrivere. Se qualcuno da Roma investe molti soldi per acquisire una zona industriale (ancora da bonificare del tutto), deve per forza avere in testa delle idee e i castiglionesi hanno il diritto di sapere di cosa si tratta. In passato quell’area è stata motivo di divisione per la comunità, diventando oggetto di un aspro contenzioso politico ed oggi non è consentito a nessuno gestire questa faccenda in sordina.
La cosa che emerge con chiarezza, in tutta questa vicenda, è tuttavia l’incapacità del Sindaco di farsi portavoce degli interessi di tutti. In quasi sette anni non ha mosso foglia per promuovere lo sviluppo dell’area ex SADAM: pochi incontri e senza esito, con la proprietà, nessuna iniziativa con il tavolo di crisi della Regione, nessun incontro con eventuali investitori. C’è voluto il fallimento della SECI e una istanza del tribunale per far smuovere Agnelli ed anche in questo caso si è mosso con un intento che nulla ha che vedere con il bene della comunità.
E’ andato fino a Bologna per fare la solita pantomima mediatica, convinto che il vincitore sarebbe stato una delle due imprese aretine (Menci e Aboca) che hanno partecipato all’asta. Immaginiamo che se avesse vinto una delle due, Agnelli oggi suonerebbe la grancassa, raccontandoci che lui si è impegnato tantissimo affinché l’area finesse in mano a un imprenditore locale. Il solito teatrino a cui il sindaco ci ha abituato da anni. A noi dispiace che né Aboca né la Menci abbiano vinto perché li riteniamo interlocutori credibili. Li ha superati nell’offerta una società di Roma di cui si sa ben poco, se non che opera nel campo immobiliare e degli affitti.
Qualcuno ha detto che ha interessi nel settore agro-alimentare, non sappiamo da dove arrivino queste notizie, riprese anche dal Sindaco. Per quel che si conosce pare si tratti di partecipazioni in alcune imprese agricole e niente di più. Chi sono dunque e soprattutto con quali intenzioni vengono a Castiglioni? Non basta, come dice Agnelli, essere disposti a incontrare i nuovi proprietari, sarebbe bello che non fosse nemmeno disposto a un incontro! Come PD andiamo oltre e chiediamo, com’è avvenuto in passato con SECI, che la società che ha acquisto l’area dello zuccherificio, esponga davanti a un consiglio comunale aperto i propri progetti. Su questa vicenda occorre la massima trasparenza, fino ad oggi Agnelli e la sua maggioranza si sono nascosti dietro al fatto che non potevano fare nulla, oggi è arrivato il momento di passare ai fatti.
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO