CIVITELLA – “La riduzione dei giorni di servizio in numerosi uffici postali d’Italia tra cui quelli di Pieve al Toppo, Tegoleto e Viciomaggio per quanto riguarda Civitella è avvenuta a inizio pandemia con la rassicurazione che sarebbe stata una misura temporanea adottata per la sicurezza della clientela e dei lavoratori, forse per i lavoratori ma sicuramente non per gli utenti che si sono dovuti fare code interminabili e talvolta anche con qualche assembramento con acqua gelo e vento piuttosto che 30 gradi.
È passato un anno e mezzo e ad eccezione dell’ufficio di Pieve al Toppo che qualche mese fa ha ripreso la sua ordinaria attività, Tegoleto e Viciomaggio sono ancora aperti a giorni ridotti. Questo procura notevoli disagi, con file infinite per gli utenti che nella maggior parte dei casi sono persone anziane, fragili che non essendo nativi digitali, hanno la necessità di fruire fisicamente dell’ufficio postale.
Una situazione diventata insostenibile ma che ad oggi non ha nessuna certezza nella definizione delle riaperture totali, anche dopo i numerosi solleciti della sottoscritta alla Direzione regionale di Poste Italiane nessuna notizia in merito. Se è vero che il servizio Poste è un servizio essenziale non è accettabile che ad oggi non sia garantito a pieno regime”.
Così il sindaco di Civitella, Ginetta Menchetti, interviene in merito alla situazione non più sostenibile negli uffici postali delle frazioni di Tegoleto e Viciomaggio, ad oggi ancora a servizio ridotto da inizio pandemia.
“In merito alle preoccupazioni riportatemi da alcuni cittadini circa la eventuale chiusura definitiva dell’ufficio di Viciomaggio”, prosegue la prima cittadina, “mi è stato riferito da Poste che non è previsto nessun piano di riduzione degli uffici postali su Civitella e di conseguenza nel momento in cui gli uffici postali torneranno a pieno regime di servizio lo tornerà oltre quello di Tegoleto anche quello di Viciomaggio”.
“Ringraziando la Regione per l’interessamento”, conclude Menchetti, “abbiamo provveduto a fare un sollecito a Poste affinché ci comunichi quanto prima il piano di riapertura a pieno regime dei nostri uffici postali”.