Tasse e balzelli sono ormai fuori controllo. Un esempio è quello della Tari che nel giro di 20 anni è più che raddoppiata passando da 970 a quasi 2,5 milioni di euro. Per questo 2023, come del resto in passato, l’amministrazione comunale ha adottato misure eccezionali: negli ultimi due anni sono stati stanziati 636 mila euro, a favore di famiglie e aziende per arginare una dura crisi causata prima dall’emergenza sanitaria poi dagli aumenti esponenziali di luce e gas.
Sulla questione Tari interviene il sindaco Mario Agnelli che ricorda come “ai Comuni viene assegnato anche l’ingrato compito di versare a SEI Toscana tutto ciò che gli viene fatturato a prescindere da quanto riscosso effettivamente dai cittadini”.
Anche durante l’ultima assemblea Ato Toscana Sud, l’amministrazione comunale ha espresso, come in passato, la propria contrarietà al Piano Economico Finanziario basato su questo nuovo e complicato metodo di calcolo Arera che prevede aumenti annuali sulla Tari.
Dal 2013, nostro malgrado, l’Ato Toscana Sud, costituito dai comuni delle province di Siena, Grosseto ed Arezzo, svolge la funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio. Il Gestore Unico doveva favorire una riduzione dei costi e un risparmio sulle tariffe ma purtroppo “in perfetto stile italiano sta succedendo esattamente il contrario” afferma l’assessore all’Ambiente, Francesca Sebastiani “questo sistema imposto da un Ente Nazionale non solo non gratifica i cittadini che si vedono gonfiare le bollette ma, di fatto, trasforma gli enti pubblici come ‘meri passacarte’ senza diritto né di replica né di recesso. Addirittura veniamo snaturati anche della nostra autonomia tributaria”.
“Nella consapevolezza che sono presenti ancora dei disservizi, un grazie ai cittadini che, con rigore e tanti sacrifici, continuano a fare la raccolta differenziata, rimanendo, così, nei parametri dell’agenda 2030 e trasformando Castiglion Fiorentino in uno dei comuni più virtuosi. Chiediamo, pertanto, una maggiore attenzione, principalmente per quei comuni che si sono impegnati nel raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa e una più equa ridistribuzione dei costi del gestore, a tutti gli enti” conclude l’assessore Sebastiani.