Cortona-Malta, Caravaggio e Laparelli insieme nel duomo di La Valletta

Inaugurata «Grand Ambitions», la mostra con i disegni dell’architetto cortonese Francesco Laparelli che nel ‘500 progettò la costruzione della capitale maltese

Francesco Laparelli da Cortona a Malta sullo sfondo di Caravaggio.

Alcuni dei disegni originali dell’architetto militare cortonese, che nel 1566 progettò e dette avvio alla costruzione della nuova capitale La Valletta, sono esposti dal 18 giugno nell’oratorio della concattedrale di San Giovanni Battista nel cuore della capitale di Malta.

Quasi una «sorpresa», offerta alle migliaia di visitatori di due celebri dipinti di Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista e San Girolamo Scrivente.

In una sala attigua, appositamente attrezzata, sono stati collocati i preziosi disegni di Laparelli appena arrivati da Cortona.

È la mostra «Grand Ambitions», promossa dalla St John’s Co-Cathedral Foundation che ha ottenuto in prestito le opere dalla Biblioteca del Comune di Cortona e dell’Accademia Etrusca.

È li che sono custoditi i disegni originali donati alla stessa Accademia da Costanza Laparelli Pitti, ultima discendente di Francesco, scomparsa nel 2009.

Un evento culturale di particolare rilievo, frutto anche del gemellaggio tra le città di Valletta e Cortona siglato nell’agosto del 2022.

Interventi sulle relazioni sulla vita e sul percorso artistico di Francesco Laparelli sono stati svolti da Patrizia Rocchini (Bcae) e dal professor Conrad Thake dell’Università di Malta

 La mostra – che rimarrà aperta fino al 18 luglio – è stata inaugurata con un concerto del Maestro Josep Solé Coll, primo organista della basilica di San Pietro in Vaticano.

Un momento di particolare solennità all’interno della concattedrale di San Giovanni uno dei massimi simboli del barocco maltese, affollata di pubblico per l’occasione.

«I disegni originali di Francesco Laparelli – ha commentato monsignor Emmanuel Agius, presidente della Fondazione della Concattedrale – offrono ai visitatori un’opportunità unica per approfondire la storia di Valletta.

Fu concepita non solo come una roccaforte militare, ma come uno spazio urbano pianificato nei minimi dettagli, con strade lineari che si incrociano.

Come una moderna città dei giorni nostri, ma in anticipo di quattro secoli. Merito di Laparelli – aggiunge Agius – è aver inoltre previsto al centro della nuova città la chiesa di San Giovanni, come il cuore pulsante di un corpo umano».

Tra i presenti all’inaugurazione della mostra anche il sindaco di Valletta Olaf McKay e il Primo Segretario dell’Ambasciata d’Italia Andrea Varischetti.

«Abbiamo concluso un accordo con la Fondazione della Concattedrale – ha detto il primo cittadino – per consentire l’accesso gratuito alla mostra ai residenti di Valletta.

Tutti abbiamo bisogno e desiderio di conoscere la nostra storia, di cui siamo particolarmente orgogliosi.

Questa è un’occasione da non perdere».

Considerato che i visitatori della Concattedrale di San Giovanni sono in media 2500 al giorno, le premesse per un successo della mostra di Laparelli a Malta ci sono tutte.

«Con questa mostra si suggella un percorso iniziato anni fa con le prime azioni di valorizzazione delle opere dell’architetto cortonese a La Valletta – dichiara il sindaco di Cortona Luciano Meoni;

ringraziamo tutte le istituzioni, civili e culturali, che hanno contribuito a lavorare ad un progetto che ora si concretizza in una mostra in uno dei luoghi più suggestivi di Malta, ove sono custodite le opere di un altro grande artista italiano come Caravaggio.

Voglio fare un plauso al lavoro della Biblioteca del Comune e dell’Accademia etrusca per aver gestito tutte le procedure di prestito.

Abbiamo portato a La Valletta alcuni disegni preziosissimi del nostro grande architetto.

Proseguiremo nell’opera di valorizzazione delle due città, nello spirito del gemellaggio che ci vede uniti in un rapporto di reciproco scambio».

«Grazie allo spirito di collaborazione con la Cattedrale di San Giovanni di La Valletta, inauguriamo la mostra dedicata ai disegni di Francesco Laparelli, architetto militare, visionario urbanista e figura di rilievo cortonese nel panorama del Rinascimento europeo – dichiara Francesco Attesti, assessore alla Cultura del Comune di Cortona.

La sua opera, profondamente legata alla progettazione della capitale maltese, rappresenta uno straordinario esempio di ingegno, rigore tecnico e capacità di visione. Attraverso questi disegni, che oggi possiamo ammirare grazie a un importante lavoro di ricerca, conservazione e curatela, ci viene restituita non solo la straordinaria abilità progettuale di Laparelli, ma anche un frammento prezioso della storia condivisa tra l’Italia e Malta.

La mostra ci invita a riflettere sull’eredità culturale come ponte tra le epoche, i territori e le identità.

Come assessore alla Cultura – prosegue – sono fermamente convinto che valorizzare figure come Laparelli significhi riconoscere la profondità delle nostre radici e rinnovare l’impegno per una cultura capace di dialogare con il passato per generare futuro.

Eventi come questo dimostrano quanto la memoria storica possa essere viva, attuale, generativa. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa mostra:

i curatori, gli studiosi, Mons. Emmanuel Agius, l’Accademia Etrusca di Cortona e il Comitato Tecnico Maec», conclude Attesti.

Ufficio stampa del Comune di Cortona