Una comunità che riflette, si confronta e sceglie di investire sui valori fondanti della convivenza civile.
È questo il senso della Settimana dei Diritti promossa dal Comune di Marciano della Chiana, un ciclo di appuntamenti che, tra il 25 novembre e il 6 dicembre, ha attraversato temi cruciali come la parità di genere, il contrasto alle discriminazioni, il rispetto delle persone e la diffusione della cultura della legalità.
Il percorso si è sviluppato nel quadro delle celebrazioni per i 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo come Granduca di Toscana, figura centrale nella storia europea dei diritti.
Con le sue riforme, Pietro Leopoldo ha posto la Toscana all’avanguardia, rendendola il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e tracciando un modello di governo fondato sulla dignità della persona, sulla giustizia e sull’uguaglianza davanti alla legge.
Un’eredità che l’Amministrazione comunale ha voluto rendere attuale, collegandola alle sfide del presente.
“Partendo dall’esperienza di Pietro Leopoldo che, con il suo governo illuminato ha trasformato la Toscana, oggi a Marciano della Chiana abbiamo avuto modo di tradurre con un linguaggio attuale un messaggio di uguaglianza e diritti universali, che partono da lontano e che trovano nella storia della Toscana le proprie origini.
Così il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che conclude – aver coinvolto i più giovani in questo percorso è un grande valore aggiunto per la formazione delle future generazioni”.
“Siamo di fronte ad un impegno politico preciso – ha sottolineato il Sindaco Maria De Palma. Tenere vivi i valori della legalità e dei diritti e tradurli in azioni concrete sul territorio.
Parlare di diritti oggi significa costruire consapevolezza, prevenire l’odio e promuovere una comunità più giusta e inclusiva.
Come Amministrazione abbiamo ritenuto importante creare un contenitore riconoscibile come la Settimana dei Diritti, capace di tenere insieme iniziative diverse ma unite da un unico filo conduttore: la promozione di una cultura della legalità e del rispetto.
Tutto nasce dal lavoro svolto durante il campus estivo, che ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per coinvolgere i più giovani in un percorso di consapevolezza e cittadinanza attiva.
Siamo particolarmente orgogliosi di poter presentare il documentario realizzato con i ragazzi, che ne sono i veri protagonisti, e grati al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per la sua presenza, che conferisce a questo percorso un valore istituzionale e simbolico ancora più forte”.
La settimana si è aperta il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con un momento di riflessione dedicato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, tema che l’Amministrazione considera prioritario nell’ambito delle politiche sociali e culturali.
Il 30 novembre, lo sport è diventato strumento educativo con un torneo di pallavolo contro l’omofobia, a ribadire con forza che l’inclusione e il rispetto passano anche dai luoghi della partecipazione e della condivisione.
“Abbiamo scelto linguaggi diversi per parlare di diritti – ha spiegato l’Assessore alla Cultura Gionata Salvietti – perché la cultura dei diritti non si costruisce solo nei convegni, ma anche nello sport, nei momenti informali, nel dialogo tra generazioni.
Ne è nato un documentario dal grande valore realizzato grazie ad un bando di Regine Toscana che riteniamo sia importante diffondere e far vedere ad una platea sempre più vasta. L’obiettivo è rendere questi valori accessibili e riconoscibili da tutti, soprattutto dai più giovani”.
Il 5 dicembre, la presentazione del libro “Le parole fanno più male delle botte” con Ivano Zoppi, Segretario generale della Fondazione Carolina, ha affrontato il tema della violenza verbale e dell’odio, ponendo l’accento sulla responsabilità individuale e collettiva nell’uso delle parole, in particolare nei contesti digitali ed educativi.
La Settimana dei Diritti si è conclusa il 6 dicembre con la presenza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha presentato il suo libro dedicato a Pietro Leopoldo, offrendo una riflessione sul valore politico e istituzionale delle riforme del Granduca e sulla loro attualità nel dibattito contemporaneo sui diritti.
Nel corso della serata è stato proiettato il documentario “A scuola di diritti con il Granduca”, realizzato in collaborazione con Pepita Onlus durante il campus estivo tematico svoltosi a Marciano della Chiana nel settembre 2025.
“Lavorare con i più piccoli significa investire sul futuro delle nostre comunità. A dirlo è Laura Castrichini educatrice di Pepita Onlus che prosegue – Trasmettere fin da subito valori sani come il rispetto, la responsabilità e la legalità è fondamentale per prevenire comportamenti violenti e discriminatori.
Attraverso il linguaggio della storia, con il metodo ludico e dell’esperienza diretta, come è avvenuto durante il campus estivo a Marciano della Chiana, possiamo aiutare bambini e ragazzi a diventare cittadini consapevoli, capaci di riconoscere e difendere i diritti propri e altrui”.
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio che l’Amministrazione comunale intende portare avanti nei prossimi anni, rafforzando la collaborazione con scuole, associazioni e istituzioni.
Un investimento politico e culturale che guarda al futuro, nella convinzione che legalità e diritti non siano temi episodici, ma pilastri di una comunità responsabile e democratica.







