A volte per fare del bene basta guardarsi intorno. Anche persone a noi molto più vicine di quanto pensiamo, vivono dei momenti di difficoltà. Questa è la storia di una famiglia del territorio, composta da una mamma e da due figlie di età scolare che la vita ha messo di fronte a delle scelte spesso difficili ma necessarie perché, come si suol dire, “la coperta” è corta e qualcosa rimane fuori.
La crisi economica, la pandemia e un lavoro con una remunerazione non sufficiente hanno costretto la nostra mamma, che chiameremo Maria, a lasciare parte dei libri scolastici ordinati per le proprie figlie, in deposito in negozio non avendo la possibilità di pagarli. “Purtroppo quando I soldi non bastano per tutto” – ha detto con un filo di voce – “per una famiglia ci sono delle priorità vitali e delle scelte conseguenti da fare”. Così le due ragazze, con l’entusiasmo della gioventù e tanta voglia d’imparare oltre che di ripagare la madre dei tanti sacrifici, hanno cominciato, di volta in volta, a fotografare con i propri cellulari, dalle amiche, le pagine dei libri di testo. Fino a quando la notizia è trapelata e una signora castiglionese, in pieno anonimato, ha riscattato i libri in deposito.
In un mondo in cui le azioni benefiche vengono troppo spesso strumentalizzate per piantare “bandierine” politiche o urlate tramite gli organi d’informazione e social, il silenzioso gesto di questa donna castiglionese è di una forza impressionante. Un angelo invisibile che ha forse fatto il regalo più bello per dei giovani…gli ha dato la possibilità di studiare su veri libri, d’imparare la storia, di sognare il futuro. “Anche a Castiglion Fiorentino ci sono tante persone in difficoltà, di queste molte sono migranti ma ci sono anche italiani, spesso anziani con pensioni inadeguate, ma non solo, come del resto ci insegna questa storia. Persone che molto spesso per vergogna o per grande dignità, non chiedono aiuto. Sulle vecchie e nuove povertà abbiamo il dovere di tenere la guardia sempre più alta.
La recente e ormai tradizionale cena di beneficienza della Caritas dimostra come si può concretamente dare un aiuto a chi ha più bisogno, grazie alla partecipazione ed alla sensibilizzazione di tutta la nostra comunità. Piccola nota a margine: esisterebbe un contributo regionale denominato ‘Pacchetto Scuola’ finalizzato a sostenere le spese necessarie per la frequenza scolastica, e dunque anche per l’acquisto dei libri per le famiglie più in difficoltà economica. Siccome ad oggi i fondi non sono ancora stati liquidati in favore dei singoli Comuni per l’erogazione ai richiedenti, vorrei ricordare alla Regione Toscana, che anche qui, come in tutta Italia, la scuola è iniziata a settembre” conclude l’assessore all’Istruzione e Politiche Sociali, Stefania Franceschini.