Su quelle frazioni, borghi e località sperse in montagna o in campagna nessun operatore privato voleva investire. L’ha fatto la Regione ed ora, grazie ai cavi in fibra ottica arrivati fino alla soglia di casa o dell’aziienda possono volare in internet fino a mille megabit al secondo, una velocità come fino a non troppo tempo fa si poteva sperare solo nelle grandi città e non in tutte le zone.
Sono venti in tutta la Toscana i comuni con ‘aree bianche’ – quelle appunto dove il privato ha dichiarato di non voler investire, per i pochi abitanti, la distanza o la scarsa presenza di aziende – dove i servizi in banda larga sono già vendibili. Qualcuno si è aggiunto negli ultimissimi giorni. In tutto sono oltre 20 mila unità immobiliari connesse tra case, uffici e negozi, per un investimento di oltre 14 milioni di euro.
Si tratta di Castel Focognano, Castel San Niccolò, Talla, Anghiari e Monterchi in provincia di Arezzo, Grosseto (Principina a Mare e Rio Grande), Santa Fiora, Semproniano, Roccalbegna e Magliano in Toscana nel grossetano, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio nell’area della città metropolitana fiorentina, Poggio a Caiano a Prato, Fauglia e Montescudaio nel pisano, Buonconvento (il primo a partire fin da ottobre del 2019), Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni e Torrita di Siena nel senese, San Vincenzo a Livorno. Nei venti territori complessivamente sono stati stesi oltre cinquecento chilometri di fibra ottica e connessi 27.627 edifici. Trentamila volantini saranno distribuiti in questi giorni per far conoscere l’opportunità a chi abita nelle nuove zone coperte: casa casa, in modo capillare, per tutti i civici interessati.
In altri sei comuni la vendita dei servizi partirà a settembre: Lamporecchio e Larciano in provincia di Pistoia, Pitigliano nel grossetano, Porto Azzurro e Rio Marina all’Elba in provincia di Livorno, San Giovanni d’Asso nel senese.
Due sono stati le gare dal nord al sud della Toscana. La prima (25 milioni di risorse regionali Fesr e Feasr, ed altri quattro di fondi ministeriali) ha interessato undici comuni pilota. Sono stati scelti quelli dove più alto era il rapporto tra popolazione ed aziende agricole e industriali. Poi è arrivata la seconda gara, vinta da Open Fiber: 55 milioni di risorse regionali investite (ancora fondi europei), opere per duecento milioni e cantieri aperti un po’ in tutte le province e i comuni toscani, con oltre 640 mila edifici da connettere, tra abitazioni e imprese. Solo naturalmente per le ‘aree bianche’.
Open Fiber, che non vende i servizi direttamente al cliente finale ma agli operatori, gestirà in concessione l’infrastruttura per venti anni; poi al termine la rete in fibra ottica tornerà alla Regione. I cavi sono stati stesi, spesso utilizzando condotti che già c’erano, il che ha alleggerito l’impatto dei lavori. Gli armadi sono stati attivati, i collaudi fatti. Ed ora si può finalmente partire.
“Questa è l’infrastruttura più importante che stiamo realizzando. Arriva in tutte le case e le aziende, che con la fibra ottica si possono attrezzare per essere più competitive – spiega l’assessore all’innovazione della Toscana, Vittorio Bugli – Ma migliora la vita anche ai cittadini: dalla scuola all’intrattenimento, dall’accesso ai servizi on line della pubblica amministrazione, sempre più diffusi, allo smart working. Territori in difficoltà torneranno ad essere attrattivi e per le aree interne si apre una stagione di rilancio”
“La Toscana è una regione molto importante per Open Fiber – dichiara Roberto Tognaccini, responsabile network area centro dell’azienda – e il merito di aver portato la nostra fibra FTTH (quella che arriva fino alla soglia di casa ndr) a tanti cittadini è merito anche della Regione, dei sindaci, dei tecnici e dei funzionari dei Comuni, con cui abbiamo lavorato fianco a fianco”. “Quella che stiamo portando avanti – aggiunge – è una grande opera di modernizzazione del Paese: sapere che nei borghi da oggi è possibile navigare alla massima velocità e usufruire dei servizi digitali già disponibili nelle grandi città è una grande soddisfazione”.
Ma la Regione non si ferma qui. “Stiamo definendo con il Governo – svela l’assessore Bugli – la possibilità di investire circa 100 milioni sulle aree grigie, in particolare le aree industriali, ovvero quelle zone dove la connessione esiste ma non è sufficiente”. “Inoltre – aggiunge – per la Toscana è in via di definizione un ulteriore accordo con il Governo per circa 28 milioni che prevede voucher alle famiglie e alle imprese per venire incontro alle esigenze di connettività che riguardano smart worlking, teledidattica e processi aziendali”.
Arezzo, cinque comuni al via
Nei cinque comuni con aree ‘bianche’ di Arezzo dove i servizi in banda ultra larga sono già in vendita, sono stati stesi oltre duecento chilometri di fibra ottica e connessi poco meno di di ottomila edifici.
Anghiari
Nell’aretino per adesso è il comune con aree ‘bianche’, già vendibili, dove sono stesi più chilometri di fibra ottica: oltre ottantotto, di cui poco meno di quarantadue utilizzando cavidotti che già c’erano. Gli edifici cablati sono stati alla fine 3326. L’intervento (per un investimento complessivo di 1 milione e 625 mila euro) riguarda, oltre al capoluogo Anghiari, le frazioni di Tavarnelle, Scheggia, Toppole, Upacchi, Catigliano, Tubbiano, San Leo, Carmine, Ponte alla Piera e Motina. In tutto il comune abitano meno di 5500 persone.
Castel Focognano
In un comune che conta poco più di tremila abitanti su un territorio vasto più di 56 chilometri quadrati, con l’investimento della Regione (921 mila euro il valore dell’opera) sono stati stesi 31 chilometri di fibra ottica e connessi 1290 edifici. Per oltre la metà del tracciato sono stati utilizzati cavidotti e infrastrutture che già c’erano. L’intervento ha coinvolto il capoluogo Castel Focognano e le frazioni di Rassina, Pieve a Socana, Gargiano, Begliano e Casalecchio.
Castel San Niccolò
La fibra stesa nelle aree bianche di tutto il comune è stata pari a 45 chilometri, di cui venti utilizzando infrastrutture che già c’erano. Gli edifici connessi sono stati 1677, in un comune che conta di ben 83 chilometri quadrati dove vivono poco più di duemila seicento abitanti. Lunghissimo è però l’elenco delle frazioni e località coinvolte: Valgianni, Barbiano, Vertelli, Poggio Vertelli, Pagliericcio, Rifiglio, Sala, Spalanni Bivio, Poggiolino, Cortina, Prato di Strada, Cavolini, Doccia, Capezzi, Strada, Ponte d’Arno e Borgo alla Collina. L’investimento complessivo è stato di 1 milione e 130 mila euro.
Monterchi
Sono stati 1027 gli edifici cablati nel comune, sparsi in ben sette frazioni. Per farlo sono stati stesi cavi in fibra ottica per 22.7 chilometri, di cui dodici e mezzo utilizzando infrastrutture che già c’erano. L’investimento complessivo è pari a a poco meno di 596 mila euro. Oltre al capoluogo Monterchi, l’intervento ha riguardato le frazioni Pocaia, Le Ville, Vicchio, Padonchia, Borgacciano e Ripoli. Nel comune, esteso per 28,7 chilometri, abitano poco più di 1700 abitanti.
Talla
Mille abitanti ma esteso per poco meno di sessanta chilometri quadrati, a Talla sono stati posati 28 chilometri di fibra ottica per cablare 661 edifici. L’intervento ha riguardato, oltre al capoluogo, le frazioni di Pieve Pontenano, Pontenano, Casalvescovo, Vallea, Bicciano, Santo Bagnena e Capraia. Altri 58 edifici saranno connessi attraverso la tecnologia wireless. L’investimento complessivo è stato pari ad oltre 581 mila euro.