La “Battaglia di Marciano” di Tetsuji Endo in mostra nella Torre

MARCIANO DELLA CHIANA – Sabato 3 maggio 2025, alle ore 17, nella Sala Leonardo da Vinci della Torre di Marciano, in Borgo dei Medici 1 a Marciano della Chiana (AR), verrà svelata l’opera “Battaglia di Marciano della Chiana” di Tetsuji Endo.

La cerimonia si svolgerà dopo la conferenza dedicata alle armi da fuoco, inserita nel programma della rievocazione storica della Battaglia di Scannagallo che si svilupperà dal 2 al 4 maggio. Interverranno per l’occasione il sindaco Maria De Palma e l’assessore alla cultura Gionata Salvietti.

Già un’altra opera di Tetsuji Endo, dedicata al celebre scontro tra fiorentini e senesi del 2 agosto 1554, episodio chiave per la nascita negli anni a seguire del Granducato di Toscana, risultò vincitrice del concorso “Tableau vivant” del 2024 indetto dal Comune di Marciano e dall’associazione Scannagallo aps, ispirato alla “Battaglia di Marciano” dipinta da Giorgio Vasari del XVI secolo per Palazzo Vecchio a Firenze.

A seguito della vittoria dell’artista giapponese, venne commissionato al pittore un altro lavoro, da lui intitolato “Battaglia di Marciano della Chiana”, che dal mese di maggio sarà esposto in permanenza.

Il pregevole olio su tela è l’ultima opera in ordine di tempo del maestro nipponico. “Con questo quadro di grandi dimensioni – spiega Tetsuji Endo – ho cercato di avvicinarmi il più possibile e con il massimo rispetto al grande maestro Giorgio Vasari, che nel Cinquecento raffigurò la Battaglia di Marciano o di Scannagallo.

Ho voluto inoltre esprimere il dinamismo dei movimenti umani negli scontri corpo a corpo, la tensione della lotta crudele e violenta, l’espressione del viso dei soldati mentre combattono e impiegano la loro massima energia. Ad arricchire la scena ci sono i vestiti colorati tipici dell’epoca rinascimentale, anche quando erano militari, di spagnoli, lanzichenecchi e altre truppe coinvolte nel conflitto.

E poi ci sono le armature e le armi: spade, picche, archibugi e tanto altro. Mi auguro che l’opera contribuisca a interessare il pubblico a quel periodo storico e a quell’episodio così importante per la Toscana”.

L’ARTISTA

Tetsuji Endo è nato nel 1977 a Chiba, in Giappone, ma da anni vive nella campagna di Capolona. Si laurea nel 2002 alla Musashino Bijutsu Daigaku Art University di Tokyo, specializzandosi nella pittura a olio. Dal 2002 al 2005 lavora come pittore scenografo nel Teatro Shinbashi e nel Teatro Nazionale Giapponese di Tokyo.

Nel 2006 con l’obiettivo di studiare in maniera più approfondita l’arte, la storia e la cultura italiana, in particolare l’epoca rinascimentale che da sempre esercita in lui un grande fascino, l’artista decide di trasferirsi in Italia, dove affianca allo studio una proficua attività di decoratore d’interni e autore di pitture per la committenza privata.

Nella campagna aretina, dove vive con la famiglia, Tetsuji Endo trova la dimensione perfetta per condurre la sua intensa ricerca artistica, fatta anche di sperimentazione sui materiali, come il particolare processo di invecchiamento della carta, su cui in seguito egli lavora con la china e tecniche miste. 

Il background culturale, filosofico e artistico dell’artista giapponese, unito allo studio dell’arte occidentale, rendono con il tempo lo stile di Tetsuji Endo riconoscibile e ammirato da pubblico e critica. Nelle sue opere egli indaga i grandi quesiti che da sempre fanno riflettere l’umanità.

Da dove veniamo? Qual è la nostra destinazione? Di che sostanza siamo fatti? Il pittore suggerisce possibili risposte attraverso immagini simbolo come il labirinto, l’albero della vita, la sfera celeste, gli strumenti per misurare il tempo, gli animali reali o fantastici, le figure allegoriche. L’esperienza sviluppata consente all’artista di esprimere l’identità di uomo profondamente giapponese, per il quale l’arte ha un valore sacro e rappresenta l’unico strumento per svelare la sua anima autentica.

Dall’arrivo in Italia Tetsuji Endo ha esposto con mostre personali e collettive in importanti spazi pubblici e gallerie private. Nel 2024 è stato inserito nel primo numero di Up Arte, guida di Up Magazine all’arte contemporanea nella provincia di Arezzo edito da Atlantide adv.