Il Comune di Cortona, il Maec e la University of Alberta celebrano con una conferenza aperta alla cittadinanza il prossimo anniversario dei 25 anni della «Cortona School».
L’appuntamento si terrà nella sala Medicea di Palazzo Casali (piazza Signorelli), sabato 16 dicembre alle ore 16. Dopo i saluti istituzionali interverranno Helena Fracchia, professoressa emerita alla University of Alberta e fondatrice della «Cortona School» sugli sviluppi del progetto di ricerca del sito archeologico di Ossaia e Paolo Giulierini, già direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli e componente dell’Accademia Etrusca di Cortona su «I musei del futuro».
«Archeologie» nasce dalla venticinquennale attività di ricerca iniziata nel sito di Ossaia e dal programma di studio della University of Alberta in collaborazione con il Comune di Cortona e il Maec con l’idea di presentare argomenti, esperienze e lavori afferenti alle diverse declinazioni che l’archeologia può assumere per leggere nell’oggi, non solo il passato antico etrusco italico romano, ma anche gli altri e diversi passati che stratificano il presente e segnalano continuità, rotture, trasformazioni di tradizioni e genealogie future.
Prospettive storiche globali nelle quali Cortona e il suo territorio, nei contesti della Toscana e dell’Italia, possono essere considerati comparativamente con altri luoghi, ivi inclusi quelli da dove provengono gli studenti della University of Alberta e cioè il Canada e il Nord America, nonché con altre parti del mondo, considerando che Cortona è meta e punto di partenza di relazioni politiche culturali e turistiche da secoli.
Rivolte alle attività di scavo in senso stretto e a quelle che estendono gli ambiti disciplinari archeologici – dall’arte medievale e rinascimentale alla tradizione del grand-tour, dalla storia delle tecnologie alle scienze ambientali, dalla lingua e cultura italiana alla politologia delle istituzioni europee e italiane pre- e post-unitarie – le presentazioni e le conferenze di «Archeologie» vogliono essere un modo più ufficiale per tutti noi e per la Città che ospita il programma della University of Alberta per riflettere festosamente sul lavoro svolto durante l’anno e per prospettare le sue possibili linee future di sviluppo didattico e di collaborazione.