Mostra “Tessere di Severini”: studi, percorsi e ricerche sull’artista cortonese

Lo scorso 9 giugno nella Sala del Consiglio del Comune di Cortona, alla presenza dell’assessore all’istruzione, dott.ssa Silvia Spensierati, e dei presidenti delle più importanti istituzioni culturali locali (Maec, Accademia Etrusca, Rotary Club Valdichiana, Circolo culturale “G. Severini”) è stata inaugurata la mostra “Tessere di Severini”.

L’esposizione nasce da un progetto che ha coinvolto tutti gli indirizzi dell’Istituto Signorelli e che ha assemblato studi, approfondimenti, riletture e interpretazioni sull’artista cortonese Gino Severini, grande maestro del Futurismo.

La mostra, allestita nei locali del palazzo “La Moderna” di Cortona, resterà visibile fino al 9 settembre, secondo il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00, il sabato dalle ore 16:00 alle 19:00 (esclusi il 13 ed il 20 agosto). L’ingresso è libero, la visita è autonoma; il sabato gli alunni responsabili del progetto spiegheranno il lavoro svolto e guideranno i visitatori nel percorso della mostra.

All’interno della mostra “Tessere di Severini” due sono le principali linee guida dell’esposizione: la dimensione cortonese del grande artista, che mette in evidenza il rapporto che il pittore ha avuto con la sua città natale, e la lettura intimistica della sua biografia, che è stata possibile anche grazie all’intervista esclusiva che la figlia Romana Severini ha cortesemente rilasciato agli studenti del Liceo classico.

Acquisita la notorietà, Severini ha riallacciato stretti rapporti con la città di Cortona, dove tornava ogni estate a trascorrere i momenti di pausa dal suo febbrile lavoro, provando nei suoi confronti un attaccamento particolare così come ha scritto nella sua celebre autobiografia: “Potrei esser nato a Cortona e non sentire che quella specie di attaccamento naturale  che risente ogni uomo, dal contadino all’intellettuale, per la terra dove è nato, ma io ho l’impressione di amare questa terra in un modo più profondo.”

In nome di questo sentimento Severini ha donato alla città di Cortona importanti opere: i mosaici della Via Crucis e del San Marco e gli splendidi quadri esposti al MAEC, tra in quali non si può non ricordare la magnifica Maternità.

Tra i doni è rimasto fino ad oggi in ombra il mosaico del Sacro cuore di Gesù, esposto nella cattedrale cittadina. Sul mosaico del Duomo è stato condotto uno studio dalla Prof.ssa Castelli Maria Cristina, che ha cercato di ricostruire le vicende dell’esposizione dell’opera musiva e di interpretare le scelte iconografiche dell’artista. I risultati integrali della ricerca sono reperibili nella pubblicazione che accompagna la mostra e fruibili anche attraverso i pannelli dell’esposizione.

Nella pubblicazione sono inoltre raccolti una serie di approfondimenti sull’artista che hanno avuto come fonte di informazione il giornale locale L’Etruria che ha restituito particolari inediti dei soggiorni e degli incontri cortonesi di Severini. Ulteriore omaggio della mostra all’artista è la realizzazione del “Paniere della gloria patria”, raccolta cronologica di tutti gli articolo che L’Etruria ha pubblicato su Severini dal 1898 al 2021, ad imitazione e completamento del “Paniere della gloria” curato dal prof. Piero Pacini.

PICCOLI VISITATORI CRESCONO

La mostra “Tessere di Severini” si apre ad un pubblico di piccoli “studiosi”

La mostra “Tessere di Severini” ha avuto l’onore di ospitare fra i suoi visitatori anche gli alunni della Scuola dell’Infanzia delle sezioni di Camucia, via I. Scotoni, e di Cortona. I bambini hanno apprezzato l’esposizione, dimostrandosi curiosi ed interessati. Questa esperienza è la dimostrazione che la cultura può essere trasmessa a fruitori di qualsiasi età, l’importante è il modo in cui viene veicolata. Rem tene, verba sequentur diceva l’oratore latino Catone, cioè padroneggia l’argomento, le parole seguiranno.

Un plauso è rivolto alle maestre che con un lavoro paziente e preciso hanno saputo fornire ai loro piccoli alunni le conoscenze fondamentali sull’artista e la sua arte, rendendoli visitatori consapevoli e facilmente entusiasmabili. Un ulteriore riconoscimento per aver realizzato un progetto, in “teoria” difficile, nella “pratica” fattibile, che ha reso i piccoli “studiosi” consapevoli del patrimonio artistico della loro città. Ringraziamo le maestre per aver scelto di completare il loro percorso didattico con la visione della mostra e ci auspichiamo che questo sia il primo passo verso una collaborazione trasversale fra differenti ordini di scuole.