Anche l’ospedale de La Fratta ha il suo nuovo mammografo. Uno strumento di nuova generazione che permette di effettuare gli screening mammografici in modo più confortevole con riduzione del dolore e con una maggiore definizione grazie alle caratteristiche tecniche che consentono di individuare anche tumori di piccola dimensione. Con Cortona si completa, dunque, la sostituzione dei mammografi, ben quattro, con quelli di nuova generazione avviata il 1 febbraio con l’ospedale San Donato di Arezzo e seguita da quello di Sansepolcro, dove ha sostituito il camper rosa, e da quello di Montevarchi. Acquistato con i fondi del Pnrr, il nuovo mammografo appartiene alla strumentazione di nuova generazione che consente screening più confortevoli.
Il mammografo è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa dalla direttrice sanitaria Simona Dei, dal dr Enrico Saloni, direttore di Dipartimento diagnostica per immagini, dal responsabile UOSD Diagnostica Senologica San Donato Arezzo, dr Giovanni Angiolucci.
«Con l’ospedale della Fratta si completa la sostituzione dei mammografi con strumentazione di nuova generazione – dichiara Simona Dei, Direttrice Sanitaria Asl Toscana Sudest – che garantiscono prestazioni diagnostiche elevate. Da sempre l’Azienda sanitaria mette al centro la prevenzione, fondamentale per rendere più efficaci diagnosi e terapie. Come donna so quanto sia importante la prevenzione: la diagnosi precoce permette di rendere più efficaci diagnosi e terapie e di accrescere la qualità di vita e ridurre la mortalità. Assicurare strumentazioni più confortevoli capaci di ridurre il dolore in fase di esame diagnostico è prioritario per noi».
All’ospedale della Fratta, come chiarisce Simona Dei, verranno effettuati 200 esami mammografici alla settimana.
«Grazie ai nuovi mammografi allestiti nei presidi della Asl Sudest – prosegue Simona Dei – gli screening sono ancora più accurati e sicuri grazie alle recenti innovazioni tecnologiche che permettono di ridurre le emissioni di raggi X. Il nostro obiettivo è offrire all’utenza di Asl Toscana Sud-Est un servizio sanitario sempre più efficiente e innovativo».
«Questa ulteriore installazione – dichiara il dr Enrico Saloni – contribuirà al miglioramento del percorso di screening che la nostra azienda, unica in Toscana, riesce a mantenere all’interno delle proprie strutture».
«Con il nuovo mammografo le donne della Valdichiana Aretina – dice il dr Giovanni Angiolucci – avranno a disposizione uno strumento di nuova generazione che, grazie alle caratteristiche di alta definizione consente di rilevare anche i tumori di piccola dimensione rappresentando così una nuova frontiera nella prevenzione del carcinoma al seno. La lettura degli esami mammografici di screening effettuati a Sansepolcro è centralizzata presso la senologica di Arezzo».
Nell’Area provinciale aretina ogni anno vengono erogate all’incirca 25 mila mammografie e rilevati oltre 350 tumori.
«Il mammografo di nuova generazione – aggiunge Angiolucci – garantisce un esame confortevole e pressoché indolore grazie ad una compressione dosata e personalizzata sulla tipologia del seno, con risultati veloci, affidabili, e una riduzione del 30% di radiazioni di raggi X senza compromettere l’accuratezza dei risultati».
La diagnosi precoce incide positivamente sulla sopravvivenza. Il carcinoma della mammella, infatti, è la neoplasia maligna più frequente nelle donne (25% di tutti i cancri) ed è responsabile del 14,3% delle morti per cancro nel sesso femminile. Mediamente, il rischio di ammalarsi nel corso della vita è oggi del 13%: circa una donna su 45 si ammala entro i 50 anni, una su 19 tra i 50 e i 69 anni, e una su 23 tra i 70 e gli 84 anni.
Lo screening mammografico, grazie alla diagnosi precoce, riduce la mortalità per tumore mammario in percentuali variabili dal 20 al 40%. La sopravvivenza, fortemente influenzata dalla prevenzione secondaria e dall’efficacia dei diversi trattamenti terapeutici, è uno dei principali indicatori che permette di valutare l’efficacia del sistema sanitario nei confronti della patologia tumorale.
In circa 15 anni i dati italiani di sopravvivenza relativa a 5 anni, hanno visto un incremento dal 78 all’87%. In Regione Toscana del 90%. In Italia i programmi di screening mammografico sono inseriti tra i Livelli Essenziali di Assistenza per le donne dai 50 ai 69 anni. La Regione Toscana ha esteso lo screening anche alle donne nella fascia 45-49 e 70-74.