Insieme per dire no alla guerra, uniti, perché l’unione fa la forza. Studenti, professori, la giunta comunale insieme agli studenti del college americano Santa Chiara Study Centre sono scesi, in piazza, questa mattina, per lanciare un messaggio forte contro la guerra. “Dopo le prime notizie sul conflitto ci siamo ritrovati in presidenza e insieme al dirigente Tavarnesi è nata l’idea di fare una manifestazione coinvolgendo tutti gli studenti per lanciare, così, un forte segnale di pace. Grazie a tutti dal preside Tavarnesi, ai professori al sindaco Agnelli per averci permesso di realizzare questa iniziativa” affermano all’unisono Andrea Valentini e Matteo Amatucci del Comitato Studentesco dell’istituto Giovanni da Castiglione.
La guerra nel cuore dell’Europa ha messo in allerta l’intero continente e ha destato molto preoccupazione anche nelle giovani generazioni che hanno sentito la necessità di manifestare pubblicamente sia il proprio dissenso verso le azioni russe che la solidarietà al popolo ucraino. Questa mattina il corteo studentesco si è ritrovato di fronte a Porta Fiorentina per poi convergere verso il piazzale del Cassero dove si è conclusa la manifestazione. Il simbolo della pace creato con delle lenzuola bianche sul tappeto verde ha urlato al cielo “No War”.
Anche Castiglion Fiorentino ha voluto, così, fare la sua parte nella mobilitazione contro la guerra. Insieme alle grandi città del mondo, la città castiglionese si è stretta, dunque, attorno a chi soffre e ha chiesto alle grandi potenze di fermare il conflitto. “Non poteva non essere accolta la richiesta avanzata dal preside Tavarnesi e formulata dal Comitato Studentesco che ha indetto, al posto di un banale sciopero, la pacifica quanto significativa manifestazione di questa mattina. Un’iniziativa che fa da cassa di risonanza al messaggio di contrarietà, diffuso in gran parte del pianeta, formulato dalla popolazione scolastica che frequenta l’Istituto castiglionese dimostrando, così, un indice di serietà e di senso civico molto elevato. Mentre accade tutto questo si moltiplicano le iniziative a favore delle onlus locali come la Misericordia, la Caritas e la Croce Rossa e si registrano i primi arrivi di profughi che sono in larga parte ricongiungimenti familiari di donne e bambini” conclude il sindaco Mario Agnelli.