Quello che sta accadendo in Provincia desta più di una perplessità, come PD giudichiamo sbagliato portare il 27 settembre alla approvazione il bilancio di previsione 2025/2027 quando solo due giorni dopo, si voterà per il rinnovo del Consiglio Provinciale.
Votare un atto fondamentale come il bilancio di previsione, che impegnerà il nuovo consiglio, è una chiara forzatura ed un passaggio che lede la futura autonomia dei prossimi consiglieri e le loro prerogative istituzionali.
Una forzatura dettata da ragioni personali del presidente che intende sfruttare a suo vantaggio la situazione, mettendo bene in evidenza le difficoltà della destra aretina, come appare dalle dichiarazioni di Sindaci di diversi comuni.
Da sempre siamo convinti che in provincia non si debbano perseguire interessi di parte, ma si debbano valorizzare le energie positive di tutto il territorio.
Invece, il progetto “Provincia casa dei comuni” è stato disatteso, con un trasformismo che ha privilegiato il piccolo cabotaggio rispetto ai grandi temi, e così Polcri e la destra hanno trasformato la Provincia in un campo di battaglia, dove l’interesse pubblico è subordinato agli interessi particolari e di partito.
Con quest’ultimo Consiglio provinciale si raggiungerà il culmine di questa situazione di cui non è responsabile solo il Presidente, ma anche i suoi consiglieri che lo assecondano in queste forzature.
A tutto ciò va aggiunto che in molti comuni governati da Sindaci di centrodestra risulta che i consiglieri di opposizione non sono ancora stati in alcun modo informati delle elezioni provinciali che si svolgeranno domenica 29 al Centro Affari di Arezzo dalle 8 alle 20.
Nessuna comunicazione ufficiale. Una vergogna.
Come PD non ci stiamo. Ci prepariamo alle elezioni del prossimo consiglio provinciale per portare valori, esperienze e idee in Sala dei Grandi, i giochi di palazzo li lasciamo ad altri.
Uff. Stampa Pd Arezzo