Si è conclusa con grande successo l’edizione 2024 di Cortona Jazz, che ha trasformato, dal 23 al 26 ottobre, la Fortezza del Girifalco e il Teatro Signorelli in un epicentro di sonorità jazz di respiro internazionale. In questi quattro giorni, Cortona ha vibrato al ritmo di una musica senza confini, ospitando artisti straordinari sia italiani sia provenienti dalla scena jazz più vivace e sperimentale di New York.
Il festival ha dato vita a un progetto ambizioso, una finestra aperta sulla potenza creativa del jazz contemporaneo, portando il pubblico toscano – e non solo – a contatto diretto con le ultime evoluzioni dell’avanguardia jazz statunitense.
I musicisti, autentici innovatori della scena newyorkese, hanno arricchito le serate con esibizioni che hanno saputo unire tecnica, sperimentazione e l’intensità emotiva tipica delle jam session più ispirate.
Le esibizioni hanno visto un pubblico numeroso e appassionato, che ha risposto con entusiasmo, lasciandosi trasportare dalle improvvisazioni travolgenti e dalle atmosfere sofisticate.
Il talento puro e la potenza del sound hanno illuminato la Fortezza e il Teatro Signorelli, trasformando Cortona in un vero e proprio crocevia del jazz contemporaneo.
“Cortona Jazz, racconta Antonio Massarutto ideatore e direttore del festival promosso dall’Associazione Mammut, si conferma come una manifestazione di alto valore culturale e musicale, capace di offrire uno sguardo privilegiato sulla creatività jazzistica internazionale.
L’energia sprigionata durante il festival e la risposta calorosa del pubblico lasciano presagire un futuro di grande potenzialità per questo appuntamento, che ambisce a diventare un riferimento per tutti gli appassionati del jazz e della musica innovativa.
L’edizione di quest’anno, prosegue Massarutto, ha segnato un passo importante: ha creato non solo un’esperienza di ascolto, ma un incontro vivo e dinamico tra tradizione e avanguardia, tra l’Italia e il cuore pulsante del jazz d’oltreoceano.
I risultati sono stati veramente positivi sia per l’aspetto didattico, tanto che abbiamo ospitato 25 giovani talentuosi musicisti provenienti da tutta Europa che si sono confrontati in masterclass impegnative con docenti di grande esperienza.
Un festival che è entrato nel cuore del pubblico, e per questo desidero ringraziare tutto lo staff dell’Associazione Mammut, l’amico e direttore artistico Ohad Talmor, con cui stiamo già lavorando a nuovi e sorprendenti sviluppi per il futuro, e soprattutto il nostro pubblico, sempre attento e appassionato.
Nei quattro giorni di questa edizione, sono stati 500 gli amanti del jazz che, sfidando il maltempo, hanno riempito la cannoniera della Fortezza del Girifalco e il Teatro Signorelli. Dopo questa edizione, conclude Antonio Massarutto, non abbiamo più alibi: la nostra amata Cortona ha dimostrato di essere pronta per un grande salto nel cuore del jazz, e noi accogliamo questa sfida con entusiasmo.”