Si è conclusa l’undicesima edizione del workshop Cortona OPen3D, l’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre ottanta studenti delle scuole di Architettura, Design e Belle Arti che hanno pensato a progetti innovativi per la città di Cortona, sviluppati con software di progettazione tridimensionale opensource «Blender».
L’origine dei partecipanti, provenienti da più di quattordici paesi diversi e da diverse istituzioni educative, principalmente dal Politecnico di Milano, Accademia di Belle Arti di Urbino, Accademia di Belle Arti di Brera e la Escuela Superior de Diseño de Aragón tra gli altri, ha garantito una grande ricchezza e diversità nelle proposte che quest’anno si sono concentrate sul declinare il tema della musica nella Fortezza del Girifalco.
I progetti hanno affrontato temi diversi come il collegamento di questa importante risorsa del patrimonio con altre strutture cittadine come il Teatro Signorelli, la creazione di nuovi percorsi urbani verso la fortezza, il recupero e la rifunzionalizzazione di alcune aree di essa o la realizzazione di padiglioni e installazioni temporanee che invitano a riflettere sull’importanza della musica, soprattutto dopo i due anni di pandemia trascorsi, in cui quest’arte, e soprattutto le persone che la creano, hanno sofferto particolarmente.
Il workshop, che per due anni ha dovuto svolgersi online, si è sviluppato in formato ibrido che è tornato a vedere la presenza in Cortona di più di trenta studenti internazionali che hanno lavorato direttamente nella sala del Consiglio Comunale nella Fortezza del Girifalco, progettando in situ e di altri circa cinquanta studenti online che, attraverso modelli virtuali fotorealistici e un’intenso lavoro di ricerca sono riusciti a sviluppare le loro idee e progetti nella città di Cortona.
«Cortona Open 3d è ormai una realtà consolidata nel tessuto cittadino, con un numero di studenti sempre più grande che fa ben sperare anche per il futuro – dichiara l’assessore alla Cultura, Francesco Attesti – Con i docenti ideatori Gianluca Vita e Irene Ruiz ho avuto modo di programmare sommariamente il prossimo anno che probabilmente vedrà un’implementazione della presenza e un più lungo periodo del corso, magari suddiviso in due momenti ben distinti, uno invernale ed uno estivo. Cortona può e deve diventare anche un polo attrattivo per l’istruzione universitaria».