MONTE SAN SAVINO (AR) – Un 2024 di festa con il segno “più” per la Carini di Monte San Savino. L’azienda, punto di riferimento in Italia per il settore dei serramenti, si appresta a chiudere il suo sessantesimo anno di attività con un bilancio particolarmente positivo scandito da nuove assunzioni, consolidamento nei mercati, miglioramento dei fatturati e nuovi investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati, soprattutto, ad affermare l’ecosostenibilità degli impianti. Questo dinamismo ha confermato la Carini tra le realtà maggiormente capaci di portare un contributo al tessuto economico locale ma anche tra le principali promotrici dell’innovazione in un comparto strettamente collegato agli ambiti di benessere abitativo e sicurezza.
Il buon momento è testimoniato dalle due assunzioni effettuate negli ultimi mesi che hanno innalzato l’organico aziendale a sedici unità impegnate in diversi ruoli che spaziano dalla progettazione tecnica alla realizzazione, fino all’installazione. Un parallelo ampliamento ha riguardato la sede che, per sostenere l’intera filiera produttiva, è oggi distribuita tra tre stabilimenti e quasi quattromila metri quadrati alle porte di Monte San Savino. La crescita nei fatturati è espressione di un mercato dei serramenti in ambito residenziale e industriale che ha conosciuto una forte spinta dall’ecobonus 110% con una conseguente mobilitazione per perseguire un efficientamento energetico e un parallelo miglioramento della classe energetica degli edifici, generando una richiesta maggiore rispetto ai tradizionali trend. La sfida della Carini sarà, per il 2025, di dar seguito a questo momento positivo attraverso un rinnovato sforzo per perseguire l’innovazione nella progettazione e produzione di serramenti ecosostenibili a partire dall’utilizzo di materiali con il minor impatto ambientale e dall’applicazione dei principi di coibentazione termica e acustica. Questi temi sono stati trattati anche nel corso dei festeggiamenti dei sessant’anni che hanno conosciuto il proprio fulcro in un meeting dove, alla presenza di collaboratori e fornitori di tutta la penisola, sono state approfondite le evoluzioni nei comparti di edilizia e arredamento per creare una consapevolezza condivisa sulle future sfide e prospettive del comparto. «Il 2024 è stato un anno ricco di soddisfazioni – commenta Carlo Alberto Carini, figlio di Amos Carini che nel 1964 ha dato il via all’attività aziendale da una piccola bottega nel cuore di Monte San Savino. – Tra i momenti più importanti dell’ultimo anno rientra proprio il meeting nazionale organizzato per festeggiare i sessant’anni che ha dato il via a una fase di dibattito e riflessione sulla storia dell’imprenditoria italiana dal dopoguerra a oggi, con un focus sui cambiamenti legati a globalizzazione, avvento dell’intelligenza artificiale, evoluzioni portate dal necessario ricambio generazionale e apporto anche sociale delle aziende a un territorio. La sfida sarà di fare tesoro di questa fase per tenere fede alle nostre origini, continuando a essere promotori attivi di evoluzione e miglioramenti».