Dal 25 agosto al 9 settembre, il Teatro Verdi di Monte San Savino ospiterà la Compagnia Genovese Beltramo, vincitrice della call “BUGS – habitat digitali per il teatro ragazzi”, un progetto ideato e promosso da cinque Residenze Artistiche della Toscana del coordinamento RAT: Officine della Cultura (Arezzo), Kanterstrasse Teatro (Terranuova Bracciolini), Straligut (Siena), Pilar Ternera (Livorno), Officine Papage (Pomarance) e sostenuto da MIBACT e Regione Toscana in base all’Art 43.
BUGS è un progetto di sostegno alla produzione, attraverso un percorso di “residenza digitale” che abbia come finalità l’allestimento di uno spettacolo di teatro per ragazzi fruibile attraverso le piattaforme digitali. I promotori mettono a disposizione della compagnia selezionata una residenza di 30 giorni nei propri teatri e spazi di riferimento in Toscana e un contributo economico da utilizzare per lo sviluppo di quello che è a tutti gli effetti uno dei primi esperimenti di “teatro digitale” dedicato al mondo dell’infanzia/adolescenza.
La call è stata rivolta a 14 compagnie teatrali italiane e il progetto selezionato è Il Mezzo della compagnia Genovese-Beltramo di Torino, liberamente ispirato a “Il visconte dimezzato” di Italo Calvino. Lo spettacolo debutterà in forma digitale nella piattaforma SONAR, nell’ambito del Festival dello Spettatore 2020, dopo un periodo di studio, riprese video e allestimento che sarà perfezionato al Verdi di Monte San Savino nei prossimo giorni.
La Compagnia Genovese-Beltramo, fondata nel 2008 da Savino Genovese e Viren Beltramo, si occupa di produzione e formazione teatrale e cinematografica. Questo particolare progetto di allestimento de “Il Mezzo”, porterà il personaggio di Medardo a muoversi tra oggetti, ambientazioni e scenari, reali e virtuali, recuperati direttamente nei teatri e nei luoghi che hanno ospitato e che ospiteranno la compagnia nel suo percorso di residenza. Il Visconte sarà video-mappato sulla scenografia, utilizzando le riprese video le cui ambientazioni e ricostruzioni sono state effettuate nei territori di riferimento delle residenze artistiche promotrici del progetto, tra la Val di Chiana e il Valdarno Aretino, Siena, Livorno e Pomarance. Al Verdi i personaggi calviniani prenderanno finalmente vita in un habitat digitale che unisce le tecniche tipiche del teatro con il cinema e l’animazione in stop motion.